Incontro con l’autore Antonio Ferrara

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Antonio Ferrara

Incontro con l’autore Antonio Ferrara

LO SCRITTORE ANTONIO FERRARA AL DE LILLA PER PARLARE DI SCRITTURA E SENTIMENTI

Dal 18 al 22 novembre si è svolta a Mola di Bari la Rassegna di letteratura per bambini e ragazzi Leggere mi piace!, promossa dalla libreria Per fare un Libro in collaborazione con la casa editrice CoccoleBooks.
Anche la nostra scuola, l’IPSS “De Lilla”, ha partecipato all’iniziativa e sabato 19 novembre ha ospitato lo scrittore Antonio Ferrara, vincitore del Premio Andersen nel 2012 e nel 2015, incontro che noi studenti abbiamo fortemente voluto, consapevoli di quale grande occasione di crescita avrebbe rappresentato per noi. Con lui abbiamo lavorato su due dei suoi libri: Mia e Se saprei scrivere bene.

Mia si occupa di un tema forte,il femminicidio, e nasce da un percorso di educazione sentimentale e di prevenzione del disagio condotto attraverso laboratori di scrittura per emozioni che hanno coinvolto scuole straniere e italiane, durante i quali Ferrara ha chiesto ai ragazzi di pensarsi vittima di una qualsiasi forma di prevaricazione e di descrivere lo stato d’animo provato. Noi ragazzi del De Lilla siamo particolarmente legati a questo testo perché l’autore, lo scorso anno, volle leggercene i primi capitoli in bozze, per verificare se funzionava e se valesse la pena darlo alle stampe. Per questo lo sentiamo anche un po’ nostro.

Se saprei scrivere bene, invece, è un vero e proprio manuale per imparare ad esprimere se stessi attraverso la “scrittura emotiva”. Il libro è un tentativo di lavorare con noi ragazzi e con gli adulti sulle competenze dello scrivere creativo. “Si tratta di un percorso nato nel carcere di massima sicurezza di Novara per dare tragitti visibili a tante storie chiuse nei cuori e nei cassetti”, per canalizzare dunque emozioni nascoste. Poi è stato perfezionato in atenei, scuola, librerie, e con detenuti di altre case. In un’intervista in occasione della premiazione Andersen 2012, Ferrara ha dichiarato: « I ragazzi si buttano nel fuoco quando capiscono di avere davanti un adulto autentico, in grado di far sospettare loro che la scrittura sia un potente mezzo di espressione dei propri vissuti, un prezioso strumento per nominare e condividere le proprie emozioni; un prolungamento del sentimento». L’idea del libro è proprio questa: proporre la “scrittura come prolungamento del sentimento”. Geniali e semplici le tracce dei Laboratori contenuti nel libro: partendo da un brano o una poesia mettersi in gioco per arrivare a godere della parola scritta da noi, che aiuta ad organizzare un mondo interiore e ad apprendere dall’esperienza. Con noi sabato Nino, come ormai lo chiamiamo, ha giocato con le parole spronandoci a mettere a nudo, sul foglio bianco, i nostri pensieri più nascosti, quelli ai quali a volte non sappiamo dare voce, e con lui abbiamo pianto e abbiamo riso, scoprendo che dieci minuti – questo il tempo tassativamente concesso per scrivere – possono bastare per dire ciò che si ha nel cuore.
Gli studenti del De Lilla

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