Prende l’avvio domani il ciclo di “Concerti del mattino”, che il nostro Istituto ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione Iniziative Musicali Giovanni Padovano AGIMUS di Mola, per avvicinare gli studenti ai molteplici linguaggi della musica.
I concerti, accompagnati sempre da una “guida all’ascolto”, avranno luogo presso la Casa delle Arti di Conversano e coinvolgeranno gli studenti dell’IPSS “De Lilla”.
Questo il calendario degli appuntamenti:
Mercoledì 25 ottobre: “Enoch Arden” melologo per voce recitante e pianoforte
Genere musicale inusuale ma di grande fascino, il melologo consiste nella combinazione precisa di un monologo su partitura musicale. Si sviluppò in pieno ‘800 e parve subito un’abile scappatoia dal melodramma imperante nell’epoca. Ebbe un successo immediato anche grazie all’apporto di Mendelssohn, Schumann, Bizet, Liszt e R. Strauss (il suo vertice ideale).“Enoch Arden”, basato sul celebre poemetto di Alfred Tennyson, narra la struggente storia di un marinaio che ritorna al suo focolare dopo anni di assenza. Non poche saranno le sorprese che troverà in famiglia, in un susseguirsi di tensioni emotive e intenso lirismo che fa di quest’originale opera di Strauss uno spettacolo coinvolgente ed indimenticabile. La trama del melologo è stata, in tempi più recenti, riproposta con successo in chiave cinematografica dal film americano “Cast away” (che infatti sembra costruito sulla falsariga di questo testo), anche se il suo finale drammatico si discosta dal rifacimento più moderno. I temi sono attualissimi perché trattano delle condizioni universali dell’uomo: la volontà di sopravvivenza, la solitudine, la ricerca di uno scopo nella vita, l’amicizia e l’amore, il senso dello scorrere del tempo. Il testo, frutto della poetica romantica è capace di commuovere profondamente grazie anche alla musica che, struggente e puntuale, ne sottolinea i momenti più toccanti avvolgendo la narrazione in una atmosfera unica.
Mercoledì 8 novembre: “Romantici diversi: Da Chopin a Piazzolla e alla musica per film”, Piero Rotolo, pianoforte, Talos Quintet
CHOPIN Concerto n.1 in mi minore op.11 per pianoforte e orchestra (versione cameristica dell’autore per pianoforte e quintetto d’archi)
A.PIAZZOLLA Estaciones Porteñas (versione per pianoforte e archi)
MOVIE SUITE Selezione di brani tratti da celebri colonne sonore (J. Williams “Schindler’s List” – E. Morricone “La Leggenda del pianista sull’oceano”, “Nuovo Cinema Paradiso” – A.Silvestri “Forrest Gump”)
Nell’accostare Chopin a Piazzolla e agli autori di musica per film, il progetto intende valorizzare le possibilità di espansione culturale delle tematiche romantiche e fare dell’estetica di questi compositori una sorta di ponte capace di condurci verso i più vari legami. La “diversità romantica” costituisce comunque il filo conduttore estetico del progetto in modo da calare le dinamiche artistiche ottocentesche in contesti artistici successivi. Non saranno dunque a disagio nelle atmosfere chopiniane le “stagioni- tango” di Piazzolla, simbolo di una romantica sensualità del corpo, e il lirismo delle colonne sonore che trova le sue origini proprio nei languori romantici e tardo romantici, e nel legame tra cultura “alta” e popolare che proprio Chopin aveva esplorato nella sua opera pianistica. Su tutto comunque risalta l’incanto giovanile, la freschezza, la poesia, l’originalità e lo splendore della scrittura musicale che conserva questi compositori vivi in tutti gli ambiti: uno spettacolo quindi che costituisce un momento di ascolto di alto livello in grado di conquistare il pubblico dagli interessi più diversi.
Lunedì 11 dicembre: “Tra cinema, teatro e altre contaminazioni”, KLAVIOL Trio Giambattista Ciliberti, clarinetto | Flavio Maddonni, violino | Piero Rotolo, pianoforte (Guida all’ascolto a cura di Domenico Andriani)
Il programma comprende composizioni che, sebbene di diversa matrice stilistica, sono accomunate dal rifiuto di certo “sperimentalismo” di tipo tecnico-accademico e dalla ricerca di un linguaggio che antepone sempre l’immediatezza comunicativa, anche in presenza di mezzi espressivi non legati esclusivamente alla tradizione più diffusa. Ecco allora che, partendo dai noti temi del Rota “cinematografico” (elaborati dal suo “discepolo” Nicola Scardicchio) e dalle pagine poco note del Poulenc “teatrale” di Invitation au chateau (Un ballo al castello), la commedia satirica di Jean Anouilh sulla vicenda dei gemelli Hugo e Frèderic, si giunge all’immancabile Astor Piazzolla delle (tango)Stagioni, simbolo della fusione tra cultura “alta” e popolare che proprio il Novecento porta a compimento.
Francis POULENC, L’Invitation au Château (1947) op. 138 – Musica di scena
Nicola SCARDICCHIO, Rotiana quarta, Fantasia su temi di Nino Rota (1989)
Astor PIAZZOLLA, Estaciones Porteñas (1965-70)